Una fantastica domenica per il GFM all’insegna della fotografia street per i vicoli genovesi.
Già alle prime ore del mattino il gruppo GFM era carico per l’imminente partenza verso “La Superba” che ci aspettava in tutta la sua bellezza.
Il viaggio fila tutto liscio e in un’oretta e mezza arriviamo direttamente in centro città dove posiamo le macchine e incontriamo le nostre preziose guide Davide e Laura (che tra l’altro ci accolgono con una ricca colazione a base di focaccia).
Con la pancia piena e la felicità nell’animo partiamo per il nostro tour fotografico, le nostre guide ci portano subito in uno dei parchi più belli della città situata in pieno centro: Villetta Di Negro.
Villetta Di Negro ospita una panoramica e spettacolare oasi verde, con caratteristiche grotte, la scenografica cascata e la casa del giardiniere. Le nostre guide ci servono quindi subito su un piatto d’argento una vasta scelta di spunti fotografici, da quelli naturali a quelli architettonici.
Proseguiamo nella passeggiata uscendo dal parco e dirigendosi verso la parte pulsante della città, i suoi vicoli. Qui incontriamo un fotografo amico, Giuse, che insieme a Davide e Laura ci porta a scoprire scorci fotografici affascinanti e nascosti.
Maciniamo kilometri ma le nostre gambe reggono come dei ragazzini di 15anni perché siamo troppo presi a fotografare ogni dettaglio, ogni personaggio un po’ particolare (qui a Genova se ne incontrano parecchi) e ogni palazzo che incontriamo.
Per la gioia di Serena (che ha chiesto sin dalla partenza con insistente frequenza) le nostre guide ci portano in uno degli angoli più suggestivi di Genova, i Truogoli di Santa Brigida.
Un sottopasso sulla destra, seguito da una scalinata, da accesso ad una piccola piazzetta dove il tempo sembra essersi fermato: le facciate, completamente rinnovate, di tipiche case medievali, che sembrano gioire dei loro nuovi vestiti gialli e rossi, fanno da cornice ai vecchi truogoli (gli antichi lavatoi di Santa Brigida), approvvigionati, da una fonte detta Bocca di Bove, un angolo di silenzio dove tendendo l’orecchio pare ancora di percepire il garrulo chiacchiericcio delle allegre lavandaie.
Proseguendo la nostra passeggiata ci immergiamo nella Genova autentica, quella vissuta, consumata e anche patita. Ci immettiamo nella storica Via Pré, parte integrante del centro storico genovese, dove mantiene il suo aspetto autentico, con edifici accorpati e compatti.
Terminata Via Pré percorriamo Via del Campo, famosa strada cantata da De Andrè, per proseguire poi verso il Porto Antico, dove ci gustiamo sotto i suoi portici un ottimo fritto di mare.
Riacquisite le forze con ogni prelibatezza che il mare ci offre (e che il cuoco ci ha fritto) dal Porto Antico imbocchiamo Via San Lorenzo, che ci porta alla Cattedrale. Proseguiamo poi verso la Piazza De Ferrari, la piazza principale della città, dove la foto di gruppo è d’obbligo !
Le nostre impeccabili guide hanno ancora un ultimo luogo in cui portarci nella zona centrale: Porta Soprana, situata sulla sommità del Piano di Sant’Andrea è una delle porte d’ingresso alla città e fra le principali architetture medioevali in pietra.
A due passi abbiamo potuto ammirare e fotografare il Chiostro di Sant’Andrea e la Casa di Cristoforo Colombo, due luoghi storici e molto discussi sulla loro veridicità da parte dei genovesi.
Concludiamo qui il nostro percorso per i vicoli zeneixi, ma abbiamo il sentore che ci manca qualcosa, ci manca il mare. Ma le nostre straordinarie guide avevano già previsto tutto ! Hanno quindi un’ultima sorpresa per noi: Boccadasse.
Boccadasse è il più famoso tra gli antichi borghi di pescatori ancora visibili a Genova, un villaggio lambito dalle onde in fondo alla passeggiata di Corso Italia, là dove la città sembra già Riviera. Una manciata di case colorate sparse come ciottoli sul bagnasciuga.
Genova ci saluta così, con un bacio di salsedine creato dalle sue onde che increspano il mare calmo delle giornate di primavera.